Questi viaggi generalmente sono caratterizzati dalla presenza di un accompagnatore che funge soprattutto da mediatore culturale e punto di riferimento per il gruppo.
Per il pernottamento si utilizzano case private, ostelli, piccoli alberghi e accampamenti, cercando per quanto possibile sistemazioni accoglienti. Può capitare, soprattutto quando il viaggio prevede la permanenza di qualche giorno in comunità indigene, di pernottare in tenda o in accampamenti non sempre comodissimi.
Si privilegiano mezzi di trasporto compatibili con l’ambiente e si scelgono spesso mezzi pubblici che favoriscono il contatto con la gente del posto. A volte i trasferimenti possono essere molto lunghi, su strade sterrate o non del tutto agevoli.
Anche per i pasti si è spesso ospitati in case private e comunità oppure si utilizzano ristorantini o locali tipici, preferendo comunque sempre la cucina del posto. A volte i pranzi sono al sacco oppure cucinati insieme, con la collaborazione di tutti.
Generalmente è richiesto un po’ di spirito di adattamento e alcune proposte non sono indicate ai bambini sotto i 12 anni o a persone con particolari problemi di salute.
Viaggiare responsabili significa anche viaggiare lentamente, guardandosi attorno, fermandosi a parlare con le persone, sedendosi ad ammirare e a riflettere. Gli itinerari di Turismo Responsabile prevedono quindi spesso poche tappe e più giorni a disposizione per poter assaporare un luogo.
Sono previste visite a mercati o botteghe di artigianato locale, per favorirne l’economia ma anche per comprare accessori o vestiti più adatti all’ambiente, in modo da immedesimarsi negli usi e costumi del luogo, non attirare attenzione e non ostentare ricchezza con abiti o oggetti della propria cultura.
Allo stesso modo bisogna stare attenti a mance o forme di elemosina dalle conseguenze negative, chiedere sempre il permesso prima di fotografare le persone o spazi privati ed informarsi sulla pratica del mercanteggiamento locale. Anche imparare qualche parola nella lingua locale può essere d’aiuto per favorire il contatto con le popolazioni.
Per tutti questi motivi, la preparazione al viaggio è estremamente importante e i principali Tour Operator in questo settore organizzano spesso incontri di gruppo pre-partenza.
Una parte economica del viaggio è rappresentato dalla Cassa Comune, una quota da portare con sé durante il viaggio per coprire alcuni costi e pagare dei servizi direttamente in loco.
Infine alcune proposte di Turismo Responsabile prevedono una Quota di Solidarietà, che va direttamente a finanziare dei progetti di cooperazione. In altri casi invece la scelta degli operatori è diversa: gli itinerari stessi sono caratterizzati da scelte etiche e paritarie, in modo che il viaggio costituisca già di per sé un progetto di sviluppo. Grazie a questa logica vengono sostenute numerose attività locali, attraverso i servizi utilizzati e le persone che vi lavorano.